giovedì 24 novembre 2022

Rimini e Federico Fellini

 


Rimini e Federico Fellini.

In occasione dell’evento Visit Romagna che si è tenuto a Rimini dal 18 al 20 novembre 2022, ho avuto modo di conoscere aspetti della città che non conoscevo.

Già il fatto di arrivarci a Novembre, mi ha dato modo di vedere una città completamente differente da quella che può essere la sua versione estiva, quando veste gli abiti che forse tutti più conosciamo e che sono quelli tipici delle località balneari.

Inevitabilmente Rimini è associata all'immagine del grande e indimenticabile Federico Fellini, indiscusso Maestro che ha reso celebre l’Italia nel mondo come il paese della Dolce Vita.

Nato il 20 gennaio del 1920 a Rimini, morto a Roma il 31 ottobre 1993, fu regista, scrittore, sceneggiatore, attore e fumettista.



Iniziamo questo tour felliniano dalla perla della ricettività riminese e italiana: il Grand Hotel.

Anche se abbiamo pernottato nell’attigua “La Residenza” categoria quattro stelle, abbiamo però potuto vivere lo stesso l’atmosfera del Grand Hotel, poiché in quest’albergo si teneva la prima colazione, ci sono stati gli incontri di lavoro, i ricevimenti, il pranzo e la cena.

Il Grand Hotel è considerato un monumento nazionale. https://www.grandhotelrimini.com/

L’elegante facciata Liberty, che si staglia sul mare, testimonia la sua lunga storia. Ancora oggi tra gli splendidi saloni e nelle stanze arredate con autentici pezzi veneziani e francesi del XVIII secolo, con i grandi lampadari di Murano, arredi lussuosi e marmi preziosi, si respira un’aria speciale, carica di storia e di unicità. 

Nulla si sa tutto s’immagina”

Inaugurato nel 1908, il Grand Hotel Rimini è il simbolo della Belle Epoque e, per il giovane Fellini, dei desideri proibiti: “Il Grand Hotel era la favola della ricchezza, del lusso, dello sfarzo orientale.” Qui il regista, ogni volta che tornava a Rimini, soggiornava nella suite 315.

Già nel momento in cui si varca il cancello e si attraversa il giardino, e poi la terrazza, si avverte che ci si sta accostando a un luogo che non è solo un albergo, è un elemento di storia.

La porta si apre e si entra nell'ampia hall, e si capisce da subito che si è entrati in un luogo speciale.

L’albergo propone delle esperienze in tema felliniano.

La Dolce Vita Gourmet.

L’estro e la creatività dell’Executive Chef Claudio Di Bernardo per una reinterpretazione dei piatti più amati dal grande regista Federico Fellini, in tre imperdibili menu. Come il risotto otto e ½ per esempio, ricetta raffinata e preziosa, o come il brodetto di pesce che ricorda tanto quello che Federico amava. 


Colazione con Federico

L’atmosfera unica e i saloni storici del Grand Hotel sono il luogo ideale per gustare una colazione da Re prima di partire alla scoperta di una Rimini Felliniana inedita. L'itinerario che consigliamo partirà proprio dal Grand Hotel dove si sente ancora l'eco del grande Maestro Federico Fellini. Qui, in seguito ad una ricca prima colazione a buffet si andrà alla scoperta dei saloni storici di cui saranno raccontati aneddoti e curiosità dei suoi 110 anni di vita.

Aperitivo La Dolce Vita

 Un aperitivo in atmosfere da film in ricordo del maestro. Due sono le proposte create dalla Barlady Barbara: La Dolce Vita con Vodka, Passoa, Limoncello, Granatina, Champagne Vodka e 8 1/2 con Succo della passione, fragola fresca e acqua tonica. I drink saranno accompagnanti da una degustazione di Piccoli Canapé. 

Dall’albergo si può facilmente raggiungere il centro storico di Rimini.

La data ufficiale di fondazione della città risale all’anno 268 a.C. quando il Senato di Roma inviò seimila coloni per impiantare il nuovo insediamento.

La colonia fu chiamata Ariminum, dal nome del fiume Marecchia (Ariminus): era nata Rimini. 

Dapprima colonia strategica, in seguito fu una fiorente città dell’Impero Romano con un grande Foro.

Due vie centrali, il cardo maximus (via Garibaldi e via IV Novembre) e il decumanus maximus (corso d’Augusto). 
Un grande anfiteatro (solo il Colosseo aveva maggiori dimensioni) e monumenti trionfali: il Ponte di Tiberio, l’Arco di Augusto. Infine una rarità: la Domus del chirurgo, l’unico ambulatorio medico al mondo dell’antica Roma arrivato miracolosamente integro al 2000 dopo Cristo. 
Fra le grandi opere decise dal Senato di Roma, ci sono le due strade consolari: la via Flaminia e la via Emilia. La prima collega Roma a Rimini e termina all’Arco di Augusto. La via Emilia parte dal Ponte di Tiberio e corre fino a Piacenza. 

Nel Medioevo (XII secolo) Rimini diventa Comune e nel 1204 il cuore pulsante della città si trasferisce in piazza Cavour. A Rimini lavorano grandi artisti, a cominciare da Giotto e dalla Scuola riminese del Trecento.

Nel Rinascimento Rimini diventa Signoria dei Malatesta. Il più famoso è Sigismondo Pandolfo che fece costruire: Castel Sismondo e il Tempio Malatestiano. Tanti artisti arrivano a Rimini. Tra questi Piero della Francesca, Leon Battista Alberti, Giovanni Bellini.

Il primo stabilimento balneare risale al 1843, e così inizia la storia italiana e internazionale del turismo di Rimini che possiede ancora oggi una delle spiagge più famose in Europa, amata e desiderata da turisti italiani e stranieri.



La nostra visita, accompagnati da un’eccellente guida, è iniziata davanti al Ponte di Tiberio per poi inoltrarci nel caratteristico Borgo di San Giuliano, caratterizzato da una serie di murales che s’ispirano a Fellini e ai personaggi dei suoi film.



Dopo questo primo approccio felliniano, abbiamo raggiunto il Palazzo Fulgor (tre piani) che ancora oggi ospita l’omonimo Cinema Fulgor, dove lo stesso Fellini vide i primi film.

Nello stesso tempo è una delle sedi del Museo Felliniano, dove è possibile compiere un tour nell’immaginario con l’ausilio di strumenti visivi e tecnologici e tre “architetture scrigno”: la Stanza delle Parole, il Cinemino e la Casa del Mago.



Molto affascinante la rinocerontessa che richiama il finale del film “E la nave va”. Uno dei tanti animali che popolano il cinema di Fellini che sono come messaggeri di un altrove che evoca aspetti profondi e segreti dell’animo umano.

Usciti dal Palazzo, ci siamo recati al Castel Sismondo, risalente al Quattrocento, per rivivere le atmosfere dei film di Fellini: la fontana di Trevi con la famosa scena di Anita Ekberg che s’immerge e chiama Marcello, la nebbia in cui si perde il nonno nel film Amarcord, il pontile da dove si affacciano i protagonisti de I Vitelloni.

Davanti al Castello è stato ricostruito un fossato di acqua, dove ogni mezz’ora si alza un velo di nebbia a ricordo del passaggio del transatlantico Rex in Amarcord.

In Piazza Malatesta si può ammirare il Bosco dei nomi, ideato dal poeta Tonino Guerra.

Un insieme di fiori di pietra che riportano i nomi di grandi personaggi del cinema, suoi amici: Marcello Mastroianni, Michelangelo Antonioni, Theo Angelopoulos e altri.

Altra suggestione è la pista circense dorata e illuminata che richiama alla mente il festoso girotondo del film Otto e Mezzo, omaggio all’arte circense.



Devo confessare che dopo questo weekend, oltre ad aver preso contatto con importanti realtà turistiche della Romagna e aver quindi assunto delle utilissime informazioni per la creazione di progetti di viaggi e di esperienze (il treno di Dante, le valli di Comacchio, le Terme di Riolo, Casa Artusi di Forlimpopoli, le saline di Cervia, le ceramiche di Faenza, tanto per citarne alcune) mi sono riavvicinato alla filmografia felliniana con l’occhio della maturità.  

Sento, infatti, il desiderio di colmare delle lacune tornando a interessarmi sulla vita di Federico Fellini e dei suoi film.

Un ringraziamento speciale al Team di Tourist Trend, la società organizzatrice dell’evento, a Visit Romagna per averci dato modo di scoprire quanto abbia da offrire questo territorio, allo staff del Grand Hotel per l’accoglienza e l’eccellenza del servizio e a tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’evento.



 

A vostra disposizione per consulenze su proposte di viaggi in Romagna.

Potete contattarmi al 3404643745 o inviare una mail di richiesta all'indirizzo

santo@santodavid.it

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