giovedì 29 dicembre 2016

Un anno vissuto nella bellezza italiana

dalla pagina Facebook di Meditazioni e Chakra

Quando si sta avvicinando la fine di un anno è come quando torni da un viaggio, più o meno lungo, e sei bombardato da tante di quelle immagini, sensazioni, ricordi, sapori, odori, profumi, che hai bisogno di fermarti a riflettere per fissare nella mente tutte quelle belle cose che il cuore ha depositato dentro di te.

E così ho provato a riflettere su quello che è stato questo anno per me, sotto il punto di vista del viaggio.

Ho riguardato le tante foto che ho raccolto negli album che oggi hanno sostituito quei cari albumini che ti regalava il fotografo quando andavi a sviluppare i rullini e devo dire che non è stato facile estrapolarne alcune, a corredo di questo articolo che sto ora scrivendo.

Ogni foto brutta o bella che sia, registra, comunque, un impulso che hai avuto e se lo hai avuto è perché c'è stato qualcosa che ha smosso il tuo cuore, i tuoi pensieri, e ti ha portato, spesso senza neanche rifletterci più di tanto, a immortalare un momento, a renderlo unico ed esclusivo, anche se poi non sarà più di tanto esclusivo, visto che oggi in un millesimo di secondo, l'esclusività di una foto può diventare di pubblico dominio.

Se negli anni passati la collezione dei miei viaggi annuali era composta prevalentemente di viaggi fuori dell'Italia, in località il più delle volte esotiche ma pur sempre ricche di storia e cultura, oppure racconti di crociere a bordo di grandi navi, in questi ultimi tempi, per una serie di vicissitudini personali e professionali, ho riscoperto la nostra cara e insostituibile Italia.

Sono amareggiato per questo?

La vita mi ha dato la possibilità di conoscere una buona parte di questo mondo e ci ho scritto sopra tanti racconti, diari, pubblicati sui miei blog (l'agente di viaggi - viaggio in Spagna), sul mio sito santodavid.it e su diverse pubblicazioni. Di questo non posso che esserne grato perché viaggiare aiuta a vivere meglio, a capire quanto siamo fortunati, e spesso neanche ce ne rendiamo conto.

Viaggiando nel mondo mi sono reso conto che spesso quando torni è facile fare dei confronti e per chi vive in una grande città come Roma, è inevitavbile che spesso la mia città esca sconfitta sul piano dell'efficienza, della gestione della cosa pubblica, ma sicuramente non esce perdente sul fatto di essere una delle città in assoluto più bella del mondo.

Questa mattina mi sono trovato alle ore 11 davanti al Colosseo per prendere la metropolitana, e non potevo non scattare una foto alle centinaia di persone già in fila per rendergli omaggio, un rito che si ripete ogni giorno da migliaia di giorni e questo vale per il Colosseo così come per le tante bellezze della nostra, a volte martoriata e vilipesa città, ma pur sempre meta desiderata da tutte le persone che continuano ad amarla ed omaggiarla.

Se parlo di bellezza italiana non posso fermarmi solo a parlare di Roma anche se a lei devo tutto il mio massimo rispetto perché è quella città che mi ha dato i natali, è la città in cui vivo la mia vita di ogni giorno, ma è soprattutto quel grande teatro, quell'immenso palcoscenico in cui passi e ripassi sullo stesso punto tante volte, eppure ti sembra di non esserci mai passato, non ti stanca, anzi ti invita a tornarci.

E' la Roma delle piazze e strade conosciute in tutto il mondo, ma è la Roma delle sue piccole piazzette, dei suoi vicoli, delle sue millenarie chiese, dei cortili più o meno nobili, dei Palazzi che hanno fatto la Storia del Mondo, delle sue scalinate, delle fontane. 

Il Cupolone, i Sette Colli, La Dolce Vita, l'Hollywood del Tevere: personaggi storici, a volte veri, a volte inventati di sana pianta.

Ci vorrebbero pagine e pagine per decantarne il suo fascino, i suoi misteri, le sue leggende. 

Qualcosa ho raccontato anch'io nei miei diari romani.

Di questo 2016 per quanto riguarda il mio scoprire l'Italia ho avuto modo di visitare due città bellissime: Ferrara e Modena. Avevo desiderio di visitarle entrambe perché fanno parte di quella rosa di città che persone abituate a vivere nel caos delle grandi metropoli le cercano come momenti di oasi ni cui rigenerarsi.


Arrivo in albergo, mi danno la mappa di una città che è più piccola del quartiere dove vivo, provano quasi imbarazzo a darmi le indicazioni per raggiungere il centro, che sta a 5 massimo 10 minuti a piedi. Esco e mi devo abituare a convivere non con il traffico impazzito di auto e di autisti stressati, ma imparare a muovermi tra le biciclette che sono le regine assolute di queste città.

Mi devo abituare non solo alla bicicletta ma devo anche abbassare il tono della voce per non disturbare, eppure nella mia città mi pareva  già di parlare con il volume basso... Mi sorprende l'autista del bus che mi accoglie a bordo con un sorriso, il negoziante che ha voglia di parlare e darmi notizie sulla sua città.

Se poi come ho avuto io la fortuna ci capiti anche in occasioni particolari come il Busker' Festival (artisti di strada) a Ferrara, oppure la Bonissima a Modena, è tutto un inno al buon vivere.

L'Italia che ho apprezzato quest'anno è stata anche l'Italia dei piccoli borghi, quei borghi ricchi di storie che si prolungano nei secoli: Orvieto, Farfa, Vignola, Castelvetro, dove la storia si unisce al culto, al dominio feudale e papale, ai sapori della cucina, all'estro dell'artigianato locale.

Nel viaggio dentro la bellezza italiana un posto di grande rilievo merita la mia amata Sicilia. E' da lì che partì mio padre per venire a prestare il servizio di leva sul finire della seconda guerra, arrivò a Roma e s'innamorò di mia madre, E' la terra dove andavo a trascorrere le mie vacanze da bambino, sognando viaggi lontani.

E in questo anno in cui per vicende personali avevo più di altri anni bisogno di ritrovare quel bambino che è dentro ognuno di noi, ho voluto ripercorrere le tappe di quei viaggi che facevo da piccolino, e tutto questo l'ho raccontato in due emozionanti articoli:




"Andando avanti, come è scritto nella citazione in apertura dell'articolo, incapperò in qualche burrasca ma finché vivrò in questa stupenda Terra che è l'italia, sono sicuro che ogni burrasca potrà essere meno violenta di qualsiasi altra burrasca, perché a proteggermi e a rincuorarmi c'è l'immensa bellezza di cui è ricca la nostra Italia". (Santo)

Questo articolo lo dedico a tutti coloro che prima di disprezzare l'italia, si mettano in viaggio e la vadano a scoprire ed omaggiare, sentendosi grati di far parte di questo Paese; lo dedico a chi oggi non c'è più e avrebbe voluto scoprire di più di quell'Italia che avevano visto flagellare di bombe prima amiche e poi nemiche; la dedico alle tante vittime innocenti, alle persone straordinarie che hanno pagato un duro prezzo per continuarci a garantire la libertà di poter viaggiare e andare ad aprrezzare le migliaia di bellezze di cui dobbiamo solo che essere fieri.

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