Milano da bere, slogan ideato dal compianto pubblicitario Marco Mignani che nel 1987 fu incaricato di rilanciare l'obsoleta immagine dell'Amaro Ramazzotti.
Lo slogan finì per identificare un periodo di edonismo che stava vivendo la città.
Nel giro di poco ho avuto modo di andare a Milano più volte in questo ultimo periodo e devo dire che l'impressione positiva che ebbi, passeggiando a suo tempo per le vie intorno alla Stazione Garibaldi, e da lì, attraversando il quartiere Brera arrivando fino al Duomo, è stata riconfermata in questo ultimo viaggio che ho fatto dal 5 al 8 ottobre, in occasione dell'evento Numero1, organizzato dalla Giacomo Bruno Editore presso lo Sheraton di Milano Malpensa.
Il corso si teneva in effetti dal 6 ottobre e quindi sono andato il giorno prina a Milano, anche per vedere la Mostra "Dentro il Caravaggio" che si tiene all'interno del Palazzo Reale.
Una mostra che merita di essere vista, non solo per la bellezza delle tele esposte ma per apprezzare una nuova metodologia di ricerca che, utilizzando la diagnostica per immagini, permette di comprendere ancor di più la genesi di ogni tela esposta.
Ho ritrovato una Milano baciata dal sole, allegra ma discreta, piena di gente, tante famiglie, turisti da ogni dove del mondo.
Passeggiare per le vie del centro, per intenderci nel Quadrilatero: Duomo, San Babila, Montenapoleone, La Scala, La Galleria, è un piacere, oltre che per le importanze storiche e culturali, per i riferimenti al fashion, allo shopping, alla ristorazione stellata, al fasto dei grandi alberghi.
Elementi che trovano la massima espressione nel Quadrilatero della Moda
La sorpresa più grande l'ho avuta in serata, quando finalmente ho coronato il desiderio che avevo di andare a cena ai Navigli.
Avevo sentito parlare molto bene di questo angolo di Milano, però ero rimasto ancorato a delle vecchissime immagini di questa zona e così quando sono arrivato lì, la sorpresa è stata ancora più emozionante e devo ammettere che lì ho compreso cosa possa significare " La Milano da bere".
Il giorno successivo mi sono recato in treno all'aeroporto di Milano Malpensa, soggiornando all'interno dell'aeroporto stesso nell'unico albergo presente direttamente nel terminal 1, ossia lo Sheraton Malpensa, ottimo albergo 5 stelle.
Quello che mi ha sconcertato è stato il vedere un aeroporto internazionale che doveva essere il nostro hub nel mondo, così privo di movimento: pochi aerei in pista, banchi di accettazione chiusi o con poche persone.
(santo david)
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