sabato 15 ottobre 2022

Un sabato di ottobre a Napoli

 

Un sabato di ottobre con tanto sole a Napoli.

Sono tornato volentieri in una di quelle città che ho visitato in tante altre occasioni e che non finisco di scoprire, ogni volta che ci ritorno.

Vedi racconto del precedente viaggio 

https://www.lagrandebellezzaitaliana.com/2019/03/la-grande-bellezza-di-napule-e.html

Quello che segue è il racconto di una giornata trascorsa a Napoli, con degli spunti interessanti per chi volesse pianificare una visita.

Partendo da Roma (città in cui vivo) i treni alta velocità permettono di poter  arrivare nel capoluogo campano in una sola ora di viaggio, lo stesso tempo che impieghiamo noi romani per spostarci nella nostra città o per raggiungere il mare di Ostia (in situazioni normali di traffico).

Si viaggia con Trenitalia Freccia Rossa o con Italo nel massimo comfort.

Arrivati (uso il plurale perché ero in compagnia di una mia amica) alla Stazione di Napoli Centrale alle ore 9.05, la nostra prima tappa doveva essere il Duomo. Si può raggiungere con la metropolitana (una sola fermata). Noi abbiamo preferito percorrere Corso Umberto e arrivati, dopo circa 15 minuti a piedi, in Piazza Duomo, abbiamo imboccato l’omonima via e ci siamo ritrovati al cospetto di uno dei luoghi simbolo di Napoli, noto anche come Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Devo confessare che in tutte le precedenti occasioni non lo avevo visto.

E’ uno di quei luoghi che devono essere inseriti nella lista delle cose da vedere.

Oltre ad essere il posto dove si venera San Gennaro e dove si può assistere al rito dello scioglimento del sangue del Santo la chiesa è uno scrigno di prestigiose opere artistiche.

Si presenta con una pianta a croce latina ed è formata da un’aula suddivisa in tre navate con dieci cappelle laterali (cinque per lato), altari e monumenti funebri. La navata centrale, lunga circa 100 metri, era in origine coperta da un soffitto a capriate lignee che nel 1621 fu trasformato in un soffitto a cassettoni intagliato e dorato che ospita tele raffiguranti episodi della Bibbia.

Usciti dal Duomo in pochi minuti si entra in una delle vie più famose al mondo: San Gregorio Armeno.


In una stretta e breve via si concentra tutto l’estro, la creatività, la fantasia del popolo napoletano.

Un susseguirsi di negozi che mettono in mostra sia opere di alto livello artistico, sia cose più folcloristiche ma che fanno parte comunque della napoletanità.

Siamo nel cuore di Spaccanapoli che prende il nome dalla strada che va dai Quartieri Spagnoli a Forcella, dividendo in due la città partenopea.

A scanso di equivoci è bene ricordare che Via Spaccanapoli non è mai esistita e non si trova sulle mappa, dato che questa strada è ora composta da ben sette diverse vie.

Quali sono le cose da vedere?

  • ·         Piazza del Gesù Nuovo
  • ·         Complesso monumentale di Santa Chiara
  • ·         Piazza San Domenico Maggiore
  • ·         Il Cristo Velato nel Museo Cappella Sansevero
  • ·         Piazzetta Nilo
  • ·         Cappella del Monte di Pietà

 Per ragioni di tempo (ecco perché a Napoli ci si deve stare più giorni, oppure tornarci) non abbiamo visitato tutti i posti che ho elencato.

Cammina cammina” come ci ha detto una simpatica signora a cui avevamo chiesto le informazioni, tramite l’elegante via Toledo, attraversando l’area dei Quartieri Spagnoli, siamo arrivati in Piazza del Plebiscito che sembra quasi accoglierti a braccia aperte con la sua larghezza.

Si erano fatte le 11.30 e quale migliore sosta per una pausa caffè se non il Gambrinus?

E’ sicuro che se vai in giro con un napoletano, probabilmente ti porterà in altri posti dove gustare un vero caffè del posto (oltre a quello fatto in casa) però il Gambrinus resta un’icona per tutti i visitatori che arrivano a Napoli. E’ sempre pieno e il caffè non è che te lo puoi sorseggiare e gustare con lentezza..

Dopo la pausa caffè ci attendeva una esperienza molto emozionante.

La visita alla Galleria Borbonica. Ci sono due ingressi. Noi siamo entrati da Vico del Gottone 4.

Accompagnati da Rosa, la nostra guida, siamo scesi nel sottosuolo (a circa 25 metri di profondità) per poi inoltrarci in un percorso che si divide in tre parti: la prima è quella che divenne il rifugio dei tanti abitanti di Napoli, molti dei quali dovettero vivere là sotto anche per molti giorni al fine di evitare i bombardamenti aerei, essendo stata la città di Napoli, una delle città più colpite durante la seconda guerra; dopo siamo passati per la Galleria Borbonica che fu via di fuga per i reali che alloggiavano al Palazzo Reale; infine la parte che era stata adibita a Deposito Giudiziario e ancora oggi conserva resti di autovetture, motorini e altri mezzi di locomozione.

Tornati in superficie, il sole era ancora più caldo.

Ci siamo diretti verso il lungomare, gremito di persone e abbiamo raggiunto il Ristorante/Pizzeria “Antonio&Antonio” dove ci è stato predisposto un tavolo in posizione eccellente per gustare una verace pizza, guardando il mare e il Castel dell’Ovo altro luogo simbolico di Napoli.

Terminato il pranzo, una bella passeggiata sul lungomare per risalire di nuovo a Piazza del Plebiscito.

Nei pressi, da non perdere una visita al Palazzo Reale e al Teatro San Carlo.

Immancabile il transito all'interno della Galleria.

Da qui è iniziato il nostro riavvicinamento alla Stazione Centrale.

Volendo evitare la camminata, si può optare per la metropolitana. Se volete vedere una delle stazioni più famose della metropolitana di Napoli, vi consiglio di andare alla fermata Toledo.

A piedi per tornare in stazione si devono considerare circa trenta minuti di camminata.

Non si può far ritorno a casa senza le sfogliatelle. 

A Napoli ci sta l'imbarazzo della scelta e ci sono luoghi come Scaturchio che sono dei veri luoghi di culto. 

Alle 18.05 in punto il nostro treno Italo è ripartito per Roma.

La sensazione che avevamo in treno era quella che ancora dovessimo visitare la città.

A riprova che pur avendo camminato tanto, le cose viste, le emozioni provate, il clima, il calore delle persone non ci avevano fatto stancare e anzi abbiamo tanto desiderio di tornare a Napoli.

Santo David

Per chi lo desidera, mi può contattare per una consulenza su viaggi personalizzati alla scoperta di Napoli, Costiera Amalfitana, Pompei, Capri, Ischia, Procida.

 

 

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