Roma, angoli di serenità

Spesso Roma viene associata al caos, al disordine, alle buche nelle strade, alla sporcizia.

Non voglio negare che a Roma ci sia purtroppo anche questo, ma siamo veramente così sicuri che Roma sia solo caos?

Se ci si ferma solo alla superficialità, se si compie lo stesso percorso da anni e non si prova mai a deviare da quel percorso, se ci si impigrisce, dando tutto per scontato, non ce la possiamo poi prendere con nessuno, se arriverà un giorno in cui ci si pentirà di aver vissuto nella città più bella e storica del mondo. avendone visto solo una piccola porzione.

Roma è come un'amante capricciosa: un giorno ti fa incazzare ma gli basta un attimo e torni ad innamorarti di lei, e non ne puoi fare a meno.

Oggi la mia passeggiata è iniziata in uno di quei luoghi pieni di fascino che è Palazzo Brancaccio per un workshop di lavoro.  

Avendo terminato intorno alle 16, complice il sole primaverile e un leggero venticello, mi son detto: andiamoci a fare due passi, così senza avere in mente un vero itinerario, perché Roma va vissuta così, lasciandosi andare a quello che sa darti ogni volta. per sorprenderti ogni volta.

Trovandomi nelle vicinanze di un tempio gastronomico romano, Panella l'arte del pane dal 1929, non potevo non passarci.

Da lì mi sono diretto verso il Parco di Colle Oppio, oasi di verde e sede di importanti vestigia storiche come i resti dell'immensa Domus Aurea di neroniana memoria: bambini che giocano, anziani seduti su una panchina a godersi i primi raggi di sole, qualcuno che legge un libro, una coppia di amanti che si baciano guardando il Colosseo, lì di fronte.

E' da tempo che mi sentivo in colpa con una delle Chiese più belle e nello stesso tempo misteriose di Roma: San Clemente

Dovevo assolutamente colmare questa lacuna ed oggi ci sono finalmente riuscito.

Non ero mai entrato in questa chiesa e quando ho varcato la porta, mi si è bloccato per un attimo il respiro. 

Come spesso accade in queste situazioni, si prova come una sorta di rimprovero verso se stessi , per aver rimandato un appuntamento del genere.

L'interno della Basilica e il suo chiostro esterno già sono qualcosa di estremamente fantastico ma la vera sorpresa, la vera magia è tutto quello che c'è sotto.

Mi sono messo in fila ed ero l'unico italiano e l'unico romano, insieme a gruppi di studenti, famiglie, anziani, provenienti da ogni parte del mondo (loro ne sanno molto di più delle bellezze di Roma di quanto ne dovremmo sapere noi romani), e dopo aver staccato il biglietto, sono disceso in un mondo che sembrava un set cinematografico che mi stava riportando indietro di migliaia di anni.

La differenza è che non stavo in un set cinematografico ma stavo camminando su pavimenti di ambienti risalenti al I secolo d.C.

Gli scavi archeologici della Basilica non vanno assolutamente persi.

Da lì a solo cinque minuti di strada a piedi si arriva in uno di quei luoghi che fanno parte del misticismo di questa città: la Basilica e il Monastero Agostiniano dei Santi Quatto Coronati.

L'ingresso fa pensare più ad un castello, ad una fortezza ed invece dentro questo complesso c'è un senso di totale estraniamento, di profondo raccoglimento in se stessi. 

Il complesso ospita le la comunità delle Monache Agostiniane, qui presente dal 1564

Da non perdere 

• l'Oratorio di San Silvestro, alle cui pareti c'è un ciclo di affreschi del duecento in stile bizantineggiante, 
• l'Aula Gotica definita la Cappella Sistina del Medioevo con uno splendido ciclo di affreschi che erano in stato di abbandono e ora dopo un lungo lavoro di restauro sono di nuovo visibili seppur in determinati giorni ed orari http://www.aulagoticasantiquattrocoronati.it/ 
• il chiostro dove è un vero piacere sedersi, rilassarsi,  e meditare.

Dopo aver trascorso qualche ora in questi luoghi dediti al silenzio ci si sente ritemprati e pronti ad affrontare di nuovo il caos della città