giovedì 2 febbraio 2017

La Bellezza di Palermo




Aver appreso che Palermo sarà "Capitale della Cultura" nel 2018, mi ha riempito di gioia, ed ho notato che lo stesso sentimento è stato condiviso da tante persone che come me sono legate a questa città da motivi ben radicati.


Palermo: una città spesso bistrattata, ferita, umiliata. Dai più associata ad eventi delittuosi ed infami che ne hanno macchiato la memoria e la bellezza.

Con questa "onorificenza", si rende onore alle tante vittime innocenti che hanno pagato con la vita il loro amore per la loro città, uomini che hanno combattuto sino all'ultimo attimo per redimerla e liberarla dalle forze del male. 
Penso ai tanti magistrati come Chinnici, Falcone, Borsellino, gli uomini delle loro scorte; il Generale Dalla Chiesa, ucciso barbaramente insieme alla sua giovane compagna e all'autista; commissari di polizia come Cassarà, Don Puglisi, politici come Pio La Torre, giornalisti come Tullio De Mauro.

Sono solo alcuni dei nomi che mi vengono in mente. Per elencare tutte le vittime ci sarebbe da stendere una lunga lista.

I miei ricordi di Palermo, sono, purtroppo, anche legati al periodo in cui la Mafia imperversava sulla città, avendo deciso di condurre una battaglia cruenta contro lo Stato Italiano. Andando in vacanza estiva in Sicilia a Polizzi Generosa, nelle Madonie, a circa un'ora e mezzo di auto da Palermo, spesso mi recavo in città per soddisfare le mie curiosità di "giovane viaggiatore". Ricordo le strade, le piazze della città militarizzate. così come siamo abituati a vederle oggi, e non solo a Palermo, ma in tante città, minacciate dal terrorismo internazionale, piaga di questo periodo storico.

In questo personale ricordo, pur dovendo necessariamente dare tributo a chi ha pagato un prezzo caro per difendere Palermo dal male, voglio, invece, pensare alle tante passeggiate che mi sono trovato a fare in diverse occasioni.

Passeggiate in una città caotica, confusionaria e nello stesso tempo intrigante e misteriosa.

Un centro storico pieno di testimonianze della sua millenaria storia; chiese, teatri, piazze, vie, in un susseguirsi di emozioni: La Cattedrale, Palazzo dei Normanni, La Cappella Palatina, La Zisa, Piazza Pretoria, I Quattro Canti, Via Maqueda, Via Lincoln, Il Giardino Inglese, Teatro Massimo

E come non ricordare i suoi due mercati più famosi; La Vucciria e il Ballarò. Esempi di mercati che avrei poi ritrovato in giro per il mondo, con altre voci, con altre mercanzie, sempre con la stessa anima.


Una città dove ci sono arrivato in treno e da dove ne sono ripartito in treno.
Binari pieni di gente in attesa di arrivi e partenze di parenti lontani, un tempo emigranti, allontanatosi in cerca di fortuna verso terre più ricche.

Una città dove sono sbarcato sia da un traghetto che da lussuose navi da crociera.
Quel porto che ti immette nel ventre della città, un porto che oggi con la sua marina è diventato un polo della movida palermitana.

Si perché questa città ha oggi ritrovato il gusto del vivere, ha riconquistato spazi che gli erano stati tolti, ed è una delle città più animate d'Italia.

Palermo è famosa anche per i suoi dintorni: Monte Pellegrino con il Santuario della Devota Santa Rosalia, protettrice della città, un punto da cui si gode un panorama fantastico su tutto il golfo; Monreale con il suo Duomo di incomparabile bellezza; Mondello la spiaggia glamour di Palermo.

Da Palermo si possono poi prendere varie direzioni che vi porteranno a scoprire le mille bellezze siciliane.

Sono orgoglioso che Palermo possa vantarsi del titolo di "Capitale della Cultura Italiana" e sono sicuro che questo contribuirà ad accrescere la sua notorietà nel mondo.

Invito chi non la conosce,  o chi l'ha visitata di corsa e superficialmente,
a mettere in agenda qualche giorno da dedicare alla scoperta di questa bellissima città.