Nel mio odierno articolo non vi parlerò di isole così lontane. Le sette isole cui mi riferisco sono quelle che costituiscono uno degli arcipelaghi più belli della nostra stupenda Italia: l’Arcipelago delle Eolie, che si distende di fronte alle coste settentrionali della Sicilia.
Sette sorelle: Lipari, la maggiore, Vulcano l’isola delle terme a cielo aperto, Panarea il ritrovo dei famosi, Stromboli con il suo vulcano sempre presente e attivo, Salina con il ricordo del “Postino”, ultimo film di MassimoTroisi, Alicudi e Filicudi le più solitarie.
Sette isole, diverse tra loro, ma tutte unite per esaltare la bellezza della natura.
In precedenti occasioni ebbi modo di visitare le Eolie una volta con un’escursione giornaliera, sorta di mini crociera con sosta a Lipari e a Panarea, e in altra occasione, passandoci davanti, di rientro da una Crociera nel Mediterraneo, quando le navi, dopo aver superato lo Stretto, fanno un giro davanti a Stromboli .
L'ultima volta che ci sono andato, anche per effetto degli orari di volo Roma Catania Roma (andata alle ore 09.00 del venerdì e rientro alle ore 19 della domenica) il tempo disponibile per entrare nell’atmosfera del posto è stato senza dubbio più apprezzabile.
Dall’aeroporto di Catania si raggiunge Milazzo, in autostrada, con circa un’ora e mezzo di tragitto in auto.
Il viaggio verso Messina regala già delle panoramiche molto belle sul Golfo di Taormina e sulle baie di Acitrezza e di Acireale.
Il viaggio verso Messina regala già delle panoramiche molto belle sul Golfo di Taormina e sulle baie di Acitrezza e di Acireale.
Da Milazzo cinquanta minuti di aliscafo, con sosta a Vulcano e ci si ritrova nel Porto di Lipari.
Una volta messo piede sulla terraferma, ho cominciato ad entrare nello spirito giusto. L’Hotel dove alloggiavo, il Villa Meligunis,
elegante 4 stelle, ricavato da una villa del passato, si trova in pieno centro, leggermente in posizione rialzata e con una breve scalinata si è già nella piazza di fronte al porto.
Una granita di vero limone siciliano mi ha dato una sferzata d’energia e mi ha dato modo di poter proseguire nella visita di alcune strutture, inserite nella programmazione “Isole” di Imperatore Travel, operatore turistico specializzato su questa destinazione, che mi aveva invitato a scoprire le Eolie. Abbiamo visitato l’Hotel Zagara, così chiamato per il fatto di essere inserito in un giardino in cui il profumo delle zagare si espande, deliziando l’olfatto degli ospiti: una terrazza panoramica, graziose camere con delle vedute molto belle sulla frazione di Canneto e tanta cortesia da parte della Direzione dell’Hotel che ci ha offerto un aperitivo a base di malvasia, accompagnato da dolci del luogo.
Sempre in frazione Canneto, da segnalare un delizioso hotel, una piccola bomboniera:
che già dal nome ti introduce in una cornice di massimo romanticismo, di intimità, di delicatezza, la stessa delicatezza di modi che ha la giovane proprietaria Serena.
Un aperitivo in terrazza, cullati dalla brezza marina ci ha accompagnato verso la sera.
Un aperitivo in terrazza, cullati dalla brezza marina ci ha accompagnato verso la sera.
Per cena eravamo attesi al “Mea”, l’altro hotel che faceva da base al nostro gruppo (eravamo divisi a metà tra il Villa Meligunis e questo albergo).
Il Mea è una struttura di alto livello, elegantissimo, curato nei minimi particolari, una bella piscina e soprattutto una stupenda terrazza da cui ammirare il paesaggio , reso ancor più affascinante da una luna straordinaria in un cielo dal colore indefinito.
Pur essendo un hotel di un livello alto, non ci si sente in imbarazzo perché si respira un’atmosfera familiare: Emanuele e Sarah e i piccoli figli sono lì con voi e da veri padroni di casa si prodigano, insieme a tutto il personale dell’albergo per farvi sentire ospiti privilegiati. Si instaura un clima di amicizia e ci si ritrova a tavola a conversare, a ridere, a bere insieme un malvasia.
Ottima cucina, elaborata dallo chef che come un abile artista ha saputo esaltare i sapori di una terra ricca d'ingredienti, per la delizia del palato.
Di sera Lipari si anima e il corso si trasforma : bar, caffetterie, enoteche accolgono, soprattutto, molti giovani, per trascorrere qualche ora di divertimento, sempre tutto al limite e senza eccessi di qualsiasi natura.
Il giorno successivo, dopo una ricca colazione sulla terrazza panoramica del Villa Meligunis, abbiamo effettuato un giro panoramico dell’Isola che ci ha permesso di percorrere il periplo di Lipari, attraversando alcuni centri abitati, godendoci panoramiche mozzafiato su alcune baie meravigliose. Abbiamo osservato, da lontano, ciò che rimane di quella che era la principale industria dell’isola: l’estrazione della pomice. La montagna che è stata sverginata dalle macchine che ne estraevano il materiale da esportare in tutto il mondo, mostra oggi la ferita anche se quel bianco ha qualcosa di intrigante ed infatti viene chiamata "la montagna bianca".
Terminato il giro turistico, abbiamo ripreso il “tour di lavoro”, visitando l’Hotel Tritone, 5 stelle centrale, molto elegante, con un bel giardino ed un centro benessere di alto livello.
Dopo siamo andati a visitare “Il Giardino sul Mare”, accolti dalla Signora Caterina, una donna di settanta anni che conserva nella memoria, negli occhi, nelle parole anni di storia turistica dell’isola di Lipari e delle Eolie. Lei seduta davanti a venti agenti di viaggio che, ammaliati, dai suoi racconti, erano lì immobilizzati ad ascoltarla.
Per premiare la nostra pazienza ci ha fatto preparare un gelato per il quale non può esistere altra descrizione se non quella di gustarselo per capire che cosa possa essere quel gelato.
Sempre in centro altro albergo: l'Hotel La Filadelfia e anche qui, caratteristica di tutti gli alberghi, un’impronta familiare: madre, padre e figlio che ti accolgono e non sanno più cosa doversi inventare per lasciare di loro il miglior ricordo possibile.
Nel pomeriggio, subito dopo aver pranzato, Emanuele e la moglie Sarah, i proprietari del "Mea" Hotel, non ancora sazi dell’ospitalità già offertaci, hanno voluto portarci a visitare un altro albergo, sempre di loro proprietà il ”Villa Enrica Country Resort", una sorta di villa immersa nella vegetazione dell’isola, in posizione panoramica eccezionale. Oltre alla visita della bellissima struttura, il momento di massima esaltazione si è avuto quando è stato portato ed aperto il vassoio con i cannoli siciliani: esplosione di profumi che ti fa dimenticare di qualsiasi precetto gastronomico.
Anche l'Hotel Aktea, attiguo al "Mea", è un bellissimo albergo, belle stanze, un giardino fantastico, molto curato e ben gestito.
Per cena dove potevamo andare? Sempre da Emanuele e Sarah, ormai i nostri angeli custodi a Lipari.
Ci è stata offerta una cena veramente di qualità, accompagnata da vini locali e terminata con un fantastico dolce al cioccolato, per poi gustare un caffè o un bicchierino di malvasia in terrazza, ritrovando il piacere della conversazione, a parte qualcuno che non riesce a fare a meno del telefonino anche in un contesto simile.
La domenica mattina l’abbiamo dedicata a una visita veloce di Vulcano, caratterizzata dalle sue piscine naturali dove immergersi nel fango per poi tuffarsi nella calda acqua, per un bagno di salute.
Lo scopo principale della nostra escursione a Vulcano consisteva nell’andare a visitare l’albergo più bello dell’isola e sicuramente al top nella ricettività eolina: il Therasia Resort & Spa categoria cinque stelle, tutte meritate. Ambiente di classe per un soggiorno alla ricerca della raffinatezza. Siamo stati accompagnati nella
visita dell’albergo da Nancy, tipica bellezza mediterranea che pur in gravidanza continua a svolgere il suo lavoro, salendo e scendendo scale come se niente fosse, sempre per il concetto dell’ospitalità.
Alberghi di livello, grande ospitalità e accoglienza, professionalità, un clima fantastico, paesaggi indimenticabili, tramonti che ti restano dentro l'anima, il silenzio interrotto soltanto dal richiamo dei gabbiani, lo sciabordio delle onde del mare, le delizie del palato, l’esaltazione dei profumi della natura, il sorriso della gente
Questo è il bagaglio dei ricordi che metto dentro la valigia che mi porto da questo weekend a Lipari.
Tutte le volte che vado in questi posti mi chiedo sempre come sia possibile che in questo nostro paese lasciamo andare via i nostri turisti verso mete straniere e non riusciamo a catturare quei viaggiatori che nel mondo sono alla ricerca del piacere del vivere, così caro a noi italiani.
Per informazioni e preventivi su viaggi Eolie
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