Estate italiana: vacanze in casa nostra.
Siamo stati per un lungo periodo di tempo costretti a rimanere dentro le nostre case.
Le notizie, gli aggiornamenti, i collegamenti in diretta, avevano sempre il medesimo oggetto.
Per giorni e giorni abbiamo ascoltato una moltitudine di esperti che ci davano indicazioni su come fronteggiare il nemico, a volte creando in noi ancor più angoscia.
Da fine maggio, inizi di giugno, qualcosa è cambiato in meglio.
E’ diminuito il numero dei contagi, meno vittime, calo delle terapie intensive.
Un segnale di speranza che unito al senso di responsabilità di ognuno di noi, riporta un senso di fiducia.
Purtroppo oltre alla situazione sanitaria ci sta da gestire una grave crisi economica e sociale.
Parlare di vacanze in un contesto simile non è facile, anche se in questi giorni di fine giugno, inizi di luglio, le stesse notizie che arrivano dai media vedono un ritorno dell’argomento viaggi e vacanze.
La tendenza di questa estate è l’orientamento verso la “vacanza italiana”.
La scelta di prediligere, da parte dei viaggiatori, la “vacanza italiana” è motivata a mio avviso da una concomitanza di fattori:
- paura di allontanarsi troppo dal proprio abituale domicilio
- difficoltà nel viaggiare
- disorientamento su protocolli applicati in ogni stato
- restrizioni e limitazioni
- minore capacità di spesa
- ricerca di spazi in cui non ci sia promiscuità
- maggiore attenzione alla vacanza eco sostenibile.
Quello che mi sta sorprendendo è il constatare che già a partire dai nostri politici, in particolare quelli più legati al turismo, sembra che avevamo bisogno di una pandemia per comprendere l’importanza del turismo domestico in una Nazione che potrebbe vivere solo di turismo, per la completezza di esperienze di ogni genere che può offrire.
Mai come in questo periodo si è parlato di valorizzazione del territorio, di riscoperta dei piccoli centri e dei borghi, di vacanze a contatto con la natura.
Tutte cose che non escono da un contenitore dove erano state nascoste.
Sono tutte ricchezze di cui l’Italia può farne un vanto in tutto il mondo, però non si devono aspettare le tragedie per accorgersene o per dimenticarsene quando il peggio sarà passato.
Personalmente ho visitato tanti posti nel mondo e sono grato alla vita per avermi concesso questa preziosa opportunità.
Probabilmente proprio per aver avuto questa possibilità, negli ultimi anni, ancor prima che dovesse arrivare un flagello, ho iniziato la mia personale scoperta o riscoperta della nostra bella Italia.
Sono tornato su luoghi che avevo visitato nel passato e tornarci ha sempre quel carico di emozione che ti dona il tornare su un luogo che già ti aveva dato forti emozioni.
Sono andato a scoprire luoghi nuovi che non conoscevo e ne sono rimasto affascinato.
Ho colmato anche delle lacune, andando a rendere omaggio a posti che tutto il mondo desidera conoscere.
Vivendo a Roma, ho dedicato e continuo a dedicare tanto tempo alla mia meravigliosa città.
Una città che come tante altre era rimasta sola nel periodo del Covid.
Adesso che ne siamo usciti, mantiene ancora una fisionomia a cui non siamo abituati.
Noi romani vorremmo che fosse sempre così, ma sappiamo bene che dietro questa atmosfera così sorniona e pacata, ci sta il fermo delle attività, mancano turisti.
Nel blog che ospita l’articolo che state leggendo, ci sono diversi racconti che parlano di alcuni dei viaggi che ho effettuato in Italia.
Possono essere delle letture che vi possono fornire delle ispirazioni per una vacanza italiana.
Mi potete contattare inviando una email a santo@santodavid.it con un vostro contatto telefonico e sarà mia premura chiamarvi.