lunedì 17 settembre 2018

La grande bellezza della "città che muore"






In questo nostro magico e straordinario paese che è l'Italia, tra le tante ricchezze abbiamo anche la prerogativa di possedere centinaia di borghi, più o meno conosciuti.

Nel territorio laziale e precisamente nel cuore della "Tuscia Laziale" vi è un luogo che negli ultimi anni, grazie anche ad un forte passaparola, è salito agli onori delle cronache, attirando su di sé una forte attenzione che si è tradotta in un aumento di arrivi in un borgo così magicamente sospeso su di una piccola collina, nella Valle dei Calanchi.

Stiamo parlando di Civita di Bagnoregio

La forte affluenza fa da contraltare con la definizione con cui viene normalmente definita questa piccola località: "la città che muore"


La collina argillosa sulla quale nasce Civita di Bagnoregio, subisce, infatti, da secoli una fortissima erosione dovuta ai fenomeni atmosferici, e si sgretola in maniera lenta ed inesorabile.


Il paese è ormai quasi disabitato ed è raggiungibile solo attraverso un ponte di cemento che la collega alla cittadina di Bagnoregio, situata a valle.

Quando si arriva al Belvedere, si prova un'emozione fortissima al cospetto della vista della collina e del suo borgo, che donano la sensazione di essere sospesi in aria.

La salita verso Civita (posizionata a 443 m s.l.m.) è abbastanza impegnativa, soprattutto se la si fa con temperature tropicali, come ha fatto il sottoscritto.

Eppure la fatica viene mitigata dalla percezione che si prova nel sentire che si stia, comunque, arrivando in un posto che nasconde dentro di sé dei segreti.

L'ingresso a Civita avviene attraverso la Porta di Santa Maria (oggi un riadattamento della porta originaria scavata nel tufo dagli Etruschi) e percorsi pochi metri ci si ritrova nella scenografica piazza principale, dove ha sede la Chiesa di San Donato.

Il borgo è piccolissimo ed è bello perdersi nei suoi vicoli, nelle sue piazzette, nei suoi cortili.

Io ci sono stato di domenica e di conseguenza c'era un afflusso molto forte, però devo dire che è come se questo luogo imponesse una sorta di rispetto.

Infatti pur essendoci una moltitudine di gente, comunque le voci erano attutite, c'era come un generale senso di rilassamento.

Non mancano localini carini per mangiare e anche per pernottare.

Personalmente ho pranzato alla Trattoria Bruschetteria "La Cantina di Arianna", ubicata a ridosso della piazza principale.

Sono stato attratto dalla folla che era seduta, da quella in attesa e dai piatti che vedevo arrivare ai tavoli.

Abbiamo dovuto pazientare per accomodarci ma c'era pure tanta gente che come noi doveva pranzare.

L'attesa è stata sicuramente compensata da un buon pranzo e dalla simpatia delle ragazze che servivano ai tavoli.

Camminando ho notato altri locali e lascio a voi la scelta, non avendoli io provati né avendo alcun interesse a spingere l'uno o l'altro.

Da non perdere il Museo Geologico e delle frane, per avere un quadro completo sulla storia di Civita.

Che dire di questa domenica a Civita di Bagnoregio? E' stata una bella e piacevole esperienza.

So che molti di voi l'hanno già fatta, per chi non avesse ancora scoperto questo luogo, lo invito a farlo.

Maggiori ed esaurienti informazioni per organizzare al meglio la vostra visita le potete trovare in