venerdì 29 marzo 2019

La grande bellezza di "Napule è"




"Napule è 'na cammenata dint"e viche mmiezo all'ate
Napule è tutto nu suonno e 'a sape tutt' 'o munno
ma nun sanno 'a verità..."


Solo passeggiando per le vie di Napoli si può capire come possano essere nate poesie come quella cantata dal grande Pino Daniele.

Napoli è una di quelle città che ci ritorni sempre volentieri.

Una città di contrasti spesso duri ma in questi contrasti ci sta anche tutto il fascino di questa città

In occasione della BMT (Borsa Mediterranea Turismo) Fiera dedicata al settore turistico, che si è tenuta dal 22 al 24 marzo, sono tornato a Napoli.

Ho deciso di dedicare un giorno alla fiera e un giorno alla città

Per alloggiare, non volendo spendere molto per un solo pernottamento, ho deciso di provare l'esperienza di dormire in un B/B.

Facendo delle ricerche ho trovato una sistemazione in Piazza Garibaldi e anche se un pò scettico per la posizione, leggendo le positive recensioni, ho deciso di prenotare una singola presso il B/B Napoli Centrale al costo di euro 40 a notte, compreso di colazione.

E'vero che si trova vicino alla Stazione Centrale di Napoli e questo potrebbe indurre a pensare di trovarsi in situazioni poco raccomandabili ma a dire il vero questo B/B è nella parte finale della piazza, si trova all'interno di un palazzo condominiale e ha la reception al primo piano e alcune stanze al secondo.

Il personale è gentilissimo e disponibile, la camera adeguata al prezzo pagato, ti danno le chiavi sia del portone che della porta di accesso, oltre a quella della camera.


La mattina dopo mi è stata portata la prima colazione in stanza con tanto di moka con caffé appena preparato.

La piazza come del resto ho notato camminando per Napoli, è presidiata giorno e notte dalle forze dell'ordine e anche rientrando in albergo non ho avuto alcuna sensazione di timore.

Era negli obiettivi di questo viaggio la visita al tempio del Teatro italiano: il Teatro San Carlo.

Il martedì precedente Alberto Angela ne aveva illustrato storia e bellezza nel corso della sua trasmissione "Meraviglie d'italia" ed io volutamente avevo evitato di vederla per non togliermi la sorpesa di scoprire dal vivo il teatro.


Prima di andare a visitare il San Carlo, non potevo non fare una pausa pranzo in tipico stile napoletano.

Degli amici mi avevano consigliato il Ristorante "Trattoria Medina" in via Medina, in pieno centro, a due passi dal porto.

Ambiente curato, personale gentilissimo, ottima pizza.

Dopo la pizza una sfogliatella ci stava tutta e così mi sono recato da "Mary" che ha un punto vendita, stile street food in Galleria e lì mi sono concesso il piacere di lasciarmi andare.

La visita al San Carlo era programmata per le 14.30 ma quando sono arrivato mi è stato detto che era stata spostata alle 16.30. 

Avevo a disposizione due ore: come sfruttarle?

A due passi dal teatro ci sta il Palazzo Reale e allora ho deciso di andarlo a visitare.


E' stata una scelta vincente perché mi ha permesso di entrare in questo storico palazzo e perdermi nel fasto, nel lusso, negli intrighi, nella storia di questo edificio che era la residenza dei reali che dominarono la città.

Da visitare assolutamente e se sono aperti non mancate i giardini pensili con una veduta mozzafiato sul golfo di Napoli.

Avevo ancora del tempo, la giornata era una tipica giornata di inizio primavera. Mi sono avviato verso il lungomare che si raggiunge con dieci minuti di camminata e man mano che mi avvicinavo, il Vesuvio, in lontananza, si apriva sempre di più allo sguardo fino a regalare quella immagine che fa di questo golfo uno degli spettacoli naturali che tutto il mondo ci invidia.

Mi sono rilassato una mezz'oretta al sole, gustandomi delle scenette che sono pezzi di teatro all'aria aperta con venditori capaci di vendere le cose più assurde. 
Persone che potrebbero essere assunte nella forza vendite delle migliori Aziende, tanto hanno innata la capacità di persuadere.

Prima di entrare in Teatro, ci voleva un buon caffé e quindi sosta obbligata al Gambrinus

E finalmente alle 16.30 ho varcato la porta del San Carlo.


Per effetto dello spostamento alle 16.30 di tutte le visite programmate, il gruppo di persone interessate alla visita con guida era abbastanza numeroso.

Nonostante fossimo tante persone a visitare iniseme questo Teatro, la guida che ci accompagnava è riuscita a trasmetterci il suo amore e la sua devozione verso un luogo che ha segnato le pagine della storia teatrale mondiale.

Quando dal foyer si entra in platea, si resta con il fiato sospeso, tanta è la bellezza del teatro.

Se andate a Napoli mettete in agenda una visita al Teatro San Carlo.

La giornata mi aveva già dato tanto e dovevo tornare in albergo per poi uscire di nuovo per un evento che si teneva in altro albergo.

Risalendo Via Toledo, una delle vie più famose di Napoli, ho raggiunto la metropolitana L1 che in tre fermate mi ha riportato in Stazione.

Una giornata che ricorderò con estremo piacere.

domenica 17 marzo 2019

La grande bellezza di Roma al calar del sole




Se mi chiedessero quale sia il momento più bello per apprezzare tutto il fascino che emana la città, avrei difficoltà a dare la risposta.
Questa è una città che non conosce interruzioni.
Riesce ad ammaliarti e sedurti a qualsiasi ora, anche quando le strade fossero invase di persone e di auto, perché, comunque, anche nel caos, ti dona spazi per isolarti e per ritrovare te stesso.
Quello che voglio raccontare in questo articolo è il susseguirsi di emozioni che ho provato l'altra sera, complice una serata limpida con un cielo così pulito e terso da sembrare una tavolozza, pronta a ricevere le pennellate di un artista.
Dovevo raggiungere uno dei tanti alberghi "glamour" che ultimamente sono stati aperti in questa città, spesso con ristrutturazioni di palazzi storici o di edifici dismessi.
Mi riferisco all'Hotel The First Roma, categoria 5 stelle, ubicato in pieno centro storico a due passi da Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, Via del Corso, dove si teneva un evento.
Ubicato in un palazzo nobiliare, l'hotel si presenta come un lussuoso albergo, conservando però nelle sue linee eleganti, l'aspetto di una casa aristocratica, accogliente e confortevole.
Erano circa le sette di sera e ho imboccato via Sistina, dirigendomi verso Trinità dei Monti, da dove sarei sceso verso via del Babuino.
Via Crispi, Via Sistina, con un'atmosfera molto rilassata, mi stavano già predisponendo a quello che mi attendeva.

Arrivato sulla terrazza che sovrasta la scalinata, che tutto il mondo ammira e ci invidia, sono stato anche io colto da un raptus estatico.
C'era un silenzio quasi surreale, sembrava quasi che tutte le persone presenti lì, in quel momento, avessero rispetto dello spettacolo che si stava presentando davanti ai nostri occhi.
Osservare un tramonto ha sempre qualcosa di affascinante e ho avuto la fortuna di veder calar il sole in tanti posti di questo nostro mondo, eppure il cielo di Roma assumeva l'altra sera un aspetto che oserei quasi definire onirico.
Era come se un pittore stesse immortalando quel momento e in quel quadro ci stava il colore del cielo, le sagome dei tetti e delle tante cupole delle tante chiese, ci stava dentro l'immagine delle terrazze romane, ma soprattutto a dominare la scena ci stava la Cupola più famosa del mondo.
Ci mancava soltanto che in sottofondo si ascoltasse la voce di Antonello Venditti: "quanto sei bella Roma quando si fa sera....... e le coppiette se ne vanno via..."
Le coppiette non erano andate via, anzi erano lì, mano nella mano, ad ammirare quel tramonto e quale migliore scenario per guardarsi negli occhi, per baciarsi, per dirsi di nuovo "ti amo".
Guardavo tutti quei turisti che erano lì estasiati e che cercavano come me, in quel momento anche io turista, di fissare quelle immagini su uno dei tanti dispositivi che oggi ci permettono di condividere un momento anche se a volte rischiamo di distrarci dalla bellezza del momento che stiamo vivendo.
Ho disceso le scale, volgendo lo sguardo a destra, a sinistra e poi di nuovo in alto, finché arrivato in prossimità della Barcaccia (la stupenda fontana del Bernini) ho rivolto lo sguardo in alto, 
Avevo il desiderio di godermi quello spettacolo in tutte le sue prospettive.


Anche l'evento che si è svolto presso la Terrazza Aquaroof Molinari, ha regalato a tutti i convenuti uno scenario impareggiabile.

Una location da non perdere.








Terminata la serata, sono uscito dall'albergo e c'era un'atmosfera fatta di un silenzio non sempre così abituale in quelle vie a ridosso di Via del Corso.
Mi sono  incamminato verso Via del Babuino, ho attraversato la strada e sono entrato in Via Margutta.

Già di per sé questa stupenda via non è mai caotica, si respira in essa un'aria tranquilla e rilassante.

Io l'ho percorsa in totale solitudine, sembrava che per quella sera io dovessi essere l'ospite d'onore.
E' stata una passeggiata che ricorderò sempre per la sensazione di pace e di serenità che ho respirato, camminando e ammirando quei palazzi, quelle finestre, quelle terrazze, quelle gallerie di artisti.
A farmi compagnia il miagolio di un gatto che arrivava chissà da quale casa e lo zampillio dell'acqua della fontana che si trova a metà della via.
Uscito da Via Margutta, le emozioni di quella serata non erano ancora terminate.
Dovevo riprendere la metropolitana in Piazza di Spagna e non potevo andarmene via senza rivolgere di nuovo uno sguardo rispettoso e di ammirazione allo scenario della piazza, in quel momento così silenziosa, libera delle tante persone che durante il giorno la riempiono e attraversano.

Mi sono rifermato per circa dieci minuti davanti a quella scalinata e come quando devi lasciare la donna che ami e non vorresti che non arrivasse mai quel momento, anche io mi sono dovuto far forza per andare via.
So che però quella scalinata, quella piazza, quella terrazza sono lì da anni e continueranno ad esserci per chissà quanti anni e ancora faranno innamorare tante, tante persone.



Da Santo ad una delle piazze più belle del mondo