domenica 28 gennaio 2018

Spoleto, la città dei due mondi


Spoleto, cittàdina conosciuta in tutto il mondo per essere sede dal 1958 del Festival dei Due Mondi che ogni anno ospita artisti di tutto il mondo che si esibiscono in concerti, danze e spettacoli, in un tributo all'arte e alla cultura.

Ho avuto modo di visitarla in un sabato mattina di gennaio. La città ci ha accolto in un'atmosfera di calma e serenità, in quanto le sue strade e le sue piazze non erano invase da turisti.

Questo mi ha permesso di apprezzare ancora di più la bellezza di questo posto che merita di essere assolutamente visitato,  e certo non perché sia la sede di una famosa fiction televisiva, seppur questa sia una leva commerciale sfruttata da ristoranti, negozi e bar di Spoleto che mettono in bella vista le immagini degli attori e delle attrici che fanno parte del cast.

Spoleto è stata antica capitale dei duchi longobardi e ha un patrimonio storico-artistico che lascia senza fiato.

Ci si può arrivare sia in treno che in auto e salire comodamente in alto, anche utilizzando i percorsi che sono stati creati e che sono serviti da una efficiente rete di scale mobili e ascensori.
Consiglio però anche il percorso a piedi, (magari al ritorno) per apprezzare la bellezza di passeggiare tra strade antiche che vi faranno tornare indietro nel tempo.

La prima tappa del percorso cittadino di Spoleto potrebbe iniziare con la Rocca Albornoziana che domina la città. 
Testimonia la presenza di papi e governatori, è delimitata da un alto sistema di mura perimetrali, con 6 torri squadrate.

L'interno della Rocca ha un bellissimo cortile, stanze oggi spoglie ma ricche di storia, e dispiace per i tanti affreschi che ne ornavano le pareti, di cui oggi resta ben poco.

Piacevole fare il giro esterno della rocca, godendo di un meraviglioso panorama.

Se non soffrite di vertigini,  potreste salire sul Ponte delle Torri che unisce la Rocca e il Monteluco. Questo ponte è impressionante e unico nel suo genere: lungo 230 metri e alto 82, pare sia stato eretto tra il Duecento e il secolo successivo, dopo il saccheggio di Spoleto da parte del Barbarossa.

Dalla Rocca, si può con una rampa di scale mobili, discendere di due livelli per raggiungere il Duomo



Il Duomo di Spoleto è dedicato a Santa Maria Assunta, collocato sul fondo di una scenografica piazza, su cui si affacciano il cinquecentesco Palazzo Rancani, il Palazzo della Signoria, il piccolo teatro Caio Melisso.

Il Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta, fu edificato nel secolo XII in forme romaniche sull'antica chiesa di Santa Maria in Vescovado e l'interno fu poi trasformato in stile barocco nel Seicento.

Usciti dal Duomo, si sale al Corso da dove inizia un tour tra vie più o meno grandi, piazze e piazzette, fermandosi a vedere negozi che mantengono ancora lo stile del tempo, vendono prodotti tipici umbri, oggetti per la casa.

Nel camminare non si possono però dimenticare alcuni punti fermi che vanno assolutamente visti:
l'antico Teatro Romano del I secolo d.C, ancora oggi utilizzato per spettacoli e concerti; la Piazza del Mercato, la Chiesa di San Francesco, l'Arco di Druso e Germanico, la Basilica di San Salvatore, patrimonio mondiale dell'Unesco.




Per mangiare avrete una scelta di diversi ristoranti in cui gustare la tipica cucina del posto.

Personalmente per averlo provato in due occasioni ed essermi trovato sempre bene, vi consiglio il "Novecento" 








domenica 14 gennaio 2018

La grande bellezza di un viaggio in Sicilia




Tanti, tanti anni fa, un giovane uomo partì da un paese delle Madonie, nel cuore della Sicilia, per il primo viaggio importante nella sua vita.
Non si era mai allontanato da quel posto, e, per la prima volta, si ritrovò su di un treno, che lo stava portando nel "Continente", per andare a prestare il servizio militare ad Orvieto, arruolato, probabilmente per effetto della sua statura, nel Corpo dei Granatieri di Sardegna.
Le coincidenze della vita lo portarono successivamente alla caserma "Ruffo" di Pietralata, qui a Roma.
Il caso volle che amici in comune lo invitarono ad una festa, dove tra un ballo ed un assolo di fisarmonica, il timido giovane uomo incontrò la vitalità di una bellissima donna dell'epoca e da quell'incontro nacque una di quelle storie d'amore di cui è stata piena l'Italia, subito dopo la fine della guerra.
Quella coppia di innamorati erano i miei genitori.
Inevitabilmente non posso non sentire la Sicilia come la mia seconda terra d'origine.
Troppi sono i legami, i ricordi, le immagini che sono dentro il mio cuore, nei miei pensieri.
Parlare di tutto questo richiederebbe un libro intero, anche solo per raccontare tutte le belle cose legate ai periodi estivi che si trascorrevano nel paese di origine di mio padre, Polizzi Generosa, quel posto da cui partì appunto nel lontano 1945.
La Sicilia è stata purtroppo negli anni martoriata da piaghe sociali che hanno dato di essa l'immagine falsa, fuorviante, e la cinematografia ha contribuito ad aumentarne la cattiva fama.
I luoghi comuni hanno fatto del siciliano un mafioso, un uomo geloso, sembrava che le uniche immagini di questo popolo e di questa terra meravigliosa fossero la lupara e la coppola.
E la cosa ancor più assurda è che molti di questi benpensanti, pronti a sparare sentenze, non hanno mai messo piede in quest' isola, non hanno mai provato quell'emozione particolare che si può avere quando sei sul "ferryboat", che ti sta portando dalla riva calabra a quella sicula.
Mi ritorna in mente il viso di mio padre che si trasformava, assumeva un aspetto più sereno man mano che il traghetto si avvicinava al porto di Messina, cosciente che si stava avvicinando sempre più il momento in cui avrebbe potuto incontrare di nuovo i suoi cari, dopo un anno di attesa.
Parliamo di tanti anni fa quando le situazioni di vita non permettevano facilità di spostamento o di incontri come lo è adesso..
Oggi la Sicilia la si può raggiungere, molto più comodamente e velocemente.
Una buona rete autostradale, oltretutto per la maggior parte gratuita, collega le città più importanti, attraversando paesaggi da film; una discreta rete di collegamenti in autobus sopperisce alla carenza del trasporto ferroviario.
Ottimi collegamenti marittimi da Genova, Civitavecchia, Napoli, Salerno per i principali porti siciliani, permettono di evitare l'inferno della Salerno Reggio Calabria, il cantiere infinito...
E allora mi chiedo: ma perché prima di andare a portare i soldi verso altre mete turistiche estere non si ha l'accortezza di pensare che nel nostro paese abbiamo tutto quello che andiamo cercando nel mondo, e se andrete in Sicilia troverete:
  • un mare straordinario che è stato culla delle civiltà
  • città, paesi, borghi che hanno millenni di storia alle spalle e sono la testimonianza di tutti i popoli, transitati in quest' isola: greci, fenici, normanni, arabi e via dicendo
  • un tesoro artistico, un patrimonio culturale a cielo aperto
  • arcipelaghi di isole fantastiche: le Eolie (Lipari, Salina, Vulcano,Panarea, Stromboli), le Egadi (Favignana e Marettimo), Lampedusa e Pantelleria
  • parchi naturalistici dove trovare flora e fauna protette
  • manifestazioni culturali, enogastronomiche. folcloristiche di livello internazionale
  • una cucina che trova un perfetto mix tra i sapori del mare e quelli delle montagne e delle campagne di cui è ricca la Sicilia
  • una pasticceria che vi farà dimenticare ogni legge dietetica ma alla quale non potrete e non saprete dire di no
  • l'ospitalità delle persone che vi daranno il massimo per farvi sentire come a casa vostra.

E allora cari lettori di questo blog, cari amici in genere, ascoltate il consiglio di chi ha avuto la fortuna di conoscere e amare questa terra: per le prossime vostre vacanze lasciate stare mete lontane, puntate la vostra attenzione su questa meravigliosa ed insostituibile isola e se lo vorrete troverete in me una fonte di informazioni utili.



Santo